martedì 22 luglio 2008

Considerazioni critiche - DIVINE

Divine

Il fascino ancestrale del divino, dell’immortale, del sacro… l’immagine pura della soave bellezza… il diletto dell’animo gentile che sa cogliere la ricchezza nella semplicità… divine, come dive, perenni, esemplari, senza tempo.

Addolorata concezione: L’occhio, sacro simulacro dell’anima, colto nell’espressione più intima ed esaltato da uno sfondo arancio che riporta ad una modalità antica utilizzata per indicare un evento senza tempo. Una timida lacrima si fa strada tra le colorate ciglia e solca delicatamente il piano, mentre la pupilla fissa un vuoto eterno con un bagliore di dolore che non trova conforto… questo è davvero lo sguardo dell’ Addolorata.

Santa Lucia: Una mano gentile porge gli occhi della santa che risaltano tra le sfumature del verde, mentre un timido lembo lascia intravedere il laccio di un vestito ricco, rosso come il sangue del martirio. Simboli tipicamente cristiani rivisitati in chiave puramente estetica ed emotiva.

Mater: L’immagine della maternità colta nella sua espressione più pura ed intima attraverso un geniale seno scoperto, una fisicità espressiva e un accostamento di colori significativo. Il blu, il rosso e il verde creano solidità nella figura che assume così ancora di più un tono maestoso e che risalta, grazie al contrasto con un fondo soave e leggero.

Pop Mary: Rivisitazione in chiave moderna della figura cristiana di Maria attraverso un fondo prorompente ed esaltante, colori vivaci e fortemente espressivi, in perfetta linea con quel complesso di stimoli visivi esaltato dalla corrente artistica più critica e rivoluzionaria del XX secolo.

Madonna con bambino benedicente: In questa rappresentazione, l’esaltazione dell’immagine sacra nel suo fascino più intrinseco. La soavità espressa magistralmente nello sfondo luminoso e la veste tipicamente azzurra di Maria riportano a rappresentazioni che tutti conosciamo, immagini comuni, rivisitate in chiave squisitamente estetica.
Angela Angelillo

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